venerdì 18 marzo 2011

A TE ITALIA

Martedì, 16 marzo 2011, vigilia del giorno dedicato alla festa nazionale per l’Unità d’Italia, alle ore 9,30 gli alunni della scuola Primaria dell’I.C.S. “F. Surico”, hanno celebrato , in un tripudio di emozioni e tricolori, il suo 150° genetliaco . Animati da spirito goliardico, hanno reso testimonianza di questo evento storico attraverso poesie, lettura di documenti storici, testi descrittivi sugli eroi del Risorgimento Italiano e riflessioni personali sugli aspetti positivi e non dell’Italia di oggi.
Incisivo l’intervento del preside, prof. Antonio Ludovico, che, ha sottolineato l’importanza storica della ricorrenza dell’Unità d’Italia, ma soprattutto il significato che questa festa deve assumere oggi, i valori di libertà e di integrazione di cui deve essere simbolo e, nel ringraziare gli alunni e i docenti per il lavoro svolto, li ha caldamente invitati a perseguire, quegli ideali nel loro essere cittadini italiani.
Significativo dell’entusiasmo con il quale gli alunni, anche i più piccoli, hanno voluto esprimere un augurio autentico all’amata Patria è il testo che annunciava i vari interventi dei gruppi classe:
“La patria, quel nido accogliente dove ogni uomo trova ristoro; la nostra patria … l’Italia, quel lembo di terra che, grondante di storia, si specchia tra due ali di mare turchino domani compirà 150 anni.
Buon compleanno Italia!
Quanti uomini ti hanno pensata e amata ancor prima che tu nascessi, quanti ti hanno onorata con il loro coraggio sino al sacrificio estremo della propria vita, quanti ti hanno illustrata con le opere e con l’ingegno e quanti, costretti all’esilio, ti hanno desiderata con la stessa smania del bambino che cerca la madre. E tu, lussureggiante, tra distese di bionde spighe, rigogliosi vigneti, maestosi uliveti e frutti che evocano il colore del sole a tutti offri le tue bellezze senza tempo. Anche noi, oggi, piccoli figli tuoi, vogliamo celebrarti ricordando attraverso poesie, testi, disegni la tua breve ma intensa storia.
Incominceranno gli alunni delle 1e A e B che ci parleranno in versi della tua bandiera raccontandoci, con le loro voci argentine, il significato dei suoi colori Gli alunni di 2a A attraverso la lettura della poesia “I colori della mia bandiera” proveranno a raccontare “l’amor di Patria” che alberga, da sempre, nel cuore degli italiani.
Gli alunni di 4a A ci leggeranno il documento del Consiglio dei Ministri, redatto da Camillo Benso conte di Cavour che, in quel lontano 1860, approvava la Spedizione dei Mille e ancora il congedo di Garibaldi dai volontari al termine della campagna .
I ragazzi della 5a A, attraverso una descrizione romanzata dell’eroe dei due mondi, esalteranno l’ardimento e lo sprezzo del pericolo di Garibaldi, quell’uomo dal cuore grande, e insieme agli alunni della 5a B declameranno la poesia “La spigolatrice di Sapri”, poesia che parla di 300 uomini che, pronti a morire, vanno a combattere per la liberazione della loro patria. Una spigolatrice passa di lì, li vede , chiede loro che fanno ed essi rispondono “Andiamo a morire per la patria”; la spigolatrice, affascinata, li segue scordandosi del suo lavoro e così li vede morire tutti. Gli alunni della 5a B, esprimeranno, poi, le loro riflessioni sulla tua affascinante storia,oh cara ,bella Italia, contrapponendola alla tua realtà contemporanea.
E per concludere il tuo Inno, Italia! Lo si cantava con entusiasmo. La polizia rincorreva tutti coloro che lo cantavano, ma già il popolo lo aveva fatto suo, e in qualunque moto e festa, faceva capolino". Parola di Michele Novaro, il tenore e compositore genovese che musicò i versi scritti dal giovane patriota Goffredo Mameli nel 1847. Ma a quei tempi, in pieno Risorgimento, veniva spesso intonato sottovoce perchè era considerato rivoluzionario. Divenne così l'inno di chi combatteva per la libertà, a Milano come a Roma. Finchè il 12 ottobre 1946 il Consiglio dei ministri adottò, ma in via provvisoria, l'Inno di Mameli. Da quel giorno "Il Canto degli italiani", questo è il vero titolo del brano, è l'Inno nazionale italiano.”
Certamente quello dell’esecuzione dell’Inno nazionale Italiano è stato il momento che ha regalato emozioni più intense; sentire questi piccoli italiani, fregiati di coccarde tricolori, levare il loro canto, idealmente all’unisono con gli eroi dei tempi che furono, fa pensare ad un ponte tra passato e futuro e fa riaffiorare nel nostro animo, seppur nell’incertezza del presente, la speranza che queste possenti radici del passato ancora e per sempre continueranno ad offrire linfa vitale ai teneri germogli del futuro.
Ins. Angela Brisacani
referente progetto Cittadinanza eCostituzione


Nessun commento:

Posta un commento